La dualità dello yoga
Per dare il giusto valore ad una pratica di Yin Yoga è necessario comprendere il significato stesso dell'antica filosofia taoista che ne sta alla base. Secondo la religione cinese, l'universo si basa sulla dualità, ossia quel principio secondo il quale ogni cosa esistente in natura ne ha una uguale e contraria ed esse si intrinsecano perfettamente, anche durante il processo di trasformazione (l'immagine del Tao esprime chiaramente l'idea che ne sta alla base). Inoltre, il concetto di Yin e Yang prevede che essi esistano solo in coppia, pertanto non può esistere l'uno senza l'altro: essi si sostengono a vicenda. Entrambi riflettono diversi aspetti della natura: lo Yin è associato alla luna, al freddo, al buio, alla calma e alla lentezza mentre la metà opposta, lo Yang, è relazionato al sole, alla luce, al giorno, al movimento etc... Questo principio è ben evidente anche nello Hatha yoga, in cui possiamo osservare alternarsi asana (posizioni) attive ed altre passive, posizioni in cui è necessaria forza fisica ed altre in cui semplicemente ci si rilassa. E' possibile attribuire l'espressione Yin al sistema nervoso parasimpatico, il quale rallenta tutto, e lo Yang al sistema nervoso simpatico che, contrariamente, accellera tutto. Secondo la visione olistica della Medicina Tradizionale Cinese (TCM) se i due sistemi lavorano in armonia, il corpo può mantenere un equilibrio ideale. In altre parole, comprendendo gli equilibri di Yin e Yang, si può imparare a creare uno stile di vita più equilibrato, in cui sono presenti entrambi armoniosamente.
Una lezione in sintesi
Lo stile Yin vuole valorizzare le posizioni passive, tralasciando quelle più faticose, in preparazione alla meditazione. Infatti, durante una lezione di Yin Yoga si entra immediatamente in uno stato di calma e leggerezza che permettono di lasciare andare ogni tensione emotiva e fisica. Io amo dedicare la prima parte della pratica a qualche minuto di respirazione consapevole per centrare la giusta attitudine, l'introspezione, che solitamente si perdono durante una giornata frenetica, e trovare l'intenzione della pratica stessa. Poi, durante la sessione, viene adottata la respirazione più naturale, che nei praticanti più avanzati si trasforma quasi sempre in una respirazione profonda. In una lezione di Yin yoga è importante:
trovare e ricordare sempre i propri limiti, prestando attenzione alle sensazioni per cercare di capire fino a che punto indulgere;
provando la giusta sensazione che non deve mai essere dolore;
la lunga tenuta delle asana (da 3 a 5 minuti), grazie alla quale si sperimenta una profonda introspezione e clima meditativo. Allenarsi al cedere e al lasciare andare sul tappetino è un ottimo modo per imparare a fare lo stesso nella propria vita;
rimanere immobile, permettendo non solo al corpo ma anche alla mente di fermarsi;
muoversi lentamente durante la transizione da un'asana all'altra.
Benefici
I benefici di una lezione di questo tipo sono tanti. In una sessione di Yin yoga il lavoro fisico è basato principalmente sullo stretching e l'obiettivo è l'allungamento muscolare, accompagnato dal lasciare andare emotivamente e scaricare la tensione. Tra i benefici sono noti:
l'allungamento miofasciale e l'azione sul tessuto connettivo, che favoriscono una piacevole sensazione di benessere fisico , insieme alla calma della mente e dal senso di tranquillità;
le articolazioni ritrovano giovinezza grazie all'aumento del liquido sinoviale e quindi di maggior lubrificazione;
il beneficio beneficio sugli organi interni, migliorando tutti i processi funzionali degli apparati, grazie alla digitopressione dei meridiani durante l'eseguzione delle asana;
la riduzione dei dolori mestruali e dei sintomi causati da problemi ormonali;
l'aumento della flessibilità;
miglioramneti degli stati ansiosi e di forte stress psicologico.