Le vie del prana
Dal punto di vista olistico, si può affermare che il corpo fisico sia interconnesso al corpo energetico. Ogni azione fisica influenza il corpo astrale ed i suoi centri energetici manifestandolo in modo diretto o più lentamente nel tempo. Pertanto, essendo in costante connessione, una ghiandola mal funzionante o un organo danneggiato hanno effetto sia sul corpo fisico che sui chakra.
I chakra principali sono sette ma il corpo astrale comprende anche tutte le nadi, ossia la rete di canali attraverso le quali fluisce l'energia vitale, detta prana. Le nadi sono circa 72.000 ma solo tre sono le principali e la loro posizione coincide con la colonna vertebrale: Sushumna, Ida e Pingala. Secondo le scritture yogiche, soltanto se l'energia scorre in modo fluido attraverso i chakra possono emergere salute e benessere. Infatti al contrario, se il prana non riesce a fluire naturalmente, si blocca o diventa iperattivo, si crea disarmonia a livello fisico ed emotivo. Le asana, se eseguite correttamente, stimolano ogni specifico chakra, il quale a sua volta genera risposte fisiche e più sottili.
Scopriamoli insieme.
7. Il chakra della corona
Sahasrara è il settimo ed ultimo chakra, si trova nella parte superiore del cranio ed è associato simbolicamnete al fiore di loto. Infati, la sua raffigurazione più frequente è un fiore bianco o viola con migliaia di petali, gli stessi petali che vengono riprodotti sulla testa di Buddha in ogni sua illustrazione o scultura.
E' considerato il centro della spiritualità, della consapevolezza e dell'illuminazione, nonchè il centro di connessione con il Divino. Infatti questo chakra è, nella maggior parte delle persone, chiuso ed inizia a funzionare solo quando anche tutti gli altri chakra sono in equilibrio.
A livello fisico, Sahasrara è collegato il cervello, gli occhi, il naso e le orecchie. Sono ad esso associate anche ghiandole endocrine quali ipotalamo, ghiandola pituitaria e ghiandola pineale.
Non ha un elemento associato ad esso.
La posizione per eccellenza, della sequenza base, che stimola questo chakra è Shirshasana.
6. Il terzo occhio
Il sesto chakra, situato al centro della testa e convenzionalmente ritratto tra le sopracciglia, è Ajna (pronunciato "aghia") ed è il centro della percezione. L'essere umano percepisce tramite gli occhi (organo sensoriale) e comprende tramite l'energia emanata dal chakra, infatti esso si attiva solo quando egli smette di guardare la realtà con ego.
E' spesso rappresentato color indaco con due petali anche se, come ogni chakra, in realtà è una sfera trasparente.
Come il settimo chakra, non è associato ad un elemento specifico, i corrispondenti organi fisici sono gli stessi relazionati a Sahasrara e anche la pratica di asana per aprirlo è la medesima del chakra sovrastante.
5. Il chakra della gola
Il quinto chakra è Vishuddha e si trova alla base gola. E' lui il responsabile della comunicazione e dell'espressione della creatività pensata, scritta e parlata. Il cambiamento e la trasformazione, intesi come guarigione dall'illusione, partono da qui, dal suo corretto funzionamento.
E' rappresentato da un fiore con sedici petali di colore azzurro.
Nel corpo fisico Vishudda si riflette nella ghiandola tiroidea, nei linfonodi, nella lingua e nella laringe.
E' associato all'elemento etere (o spazio), substrato della qualità del suono, nonchè l'elemento più piccolo del mondo astrale.
Le posizioni principali ad esso dedicate sono Sarvangasana e Halasana.
4. Il chakra del cuore
Il chakra del cuore è Anahata e si trova al centro del petto. E' lui il diretto responsabile delle emozioni, della compassione, ossia dell'amore universale incondizionato, ma anche dell'attaccamento, ossia l'incessante credenza nel possesso. Solo se non c'è attaccamento può esistere il la compassione.
Rappresentato con un fiore a dodici petali e due triangoli sovrapposti che simboleggiano l'armonia di due forze: l'energia maschile di Shiva e quella discendente femminile di Shakti (rispettivamente Dio e Dea nella religione induista).
Dal punto di vista olistico, Anahata è collegato al cuore e ai polmoni ed è connesso alla ghiandola del timo.
Le sue asana base corrispondenti sono Ardha Setu Bandasana, Matsyasana e Sukha gomukhasana.
3. Il chakra del plesso solare
Il terzo chakra del è Manipura ed è collocato nella pancia, tra lo sterno e l'ombelico. A lui viene associato il cambiamento e la forza di volontà, strettamente collegati alla determinazione individuale. E' grazie al funzionamento ottimale di questo chakra che si può verificare la trasformazione di noi stessi, che vede finalmente l'abbandono di schemi mentali e nuova routine.
E' rappresenttao di colore giallo, è collegato all'elemento fuoco e viene rappresenatto come un fiore con dieci petali ed un triangolo al centro.
Manipura è connesso al pancreas ed altri organi quali sono lo stomaco, il fegato, la vescica ed il tenue, infatti quando questo chakra non è bilanciato si possono verificare problemi digestivi, fame nervosa o addirittura diabete.
Le asana corrispondenti a questo chackra sono quelle che prevedono l'utilizzo dell'addome, in particolar modo i piegamenti in avanti (asana base come Pashimottanasana, Purvottanasana, Dhanurasana, Ardha Matsyendrasana, Shalabasana e Bhujangasana).
2. Il chakra sacrale
Il secondo chakra è Svadhishtana, il centro energetico collocato quattro dita sotto l'ombelico. Questo chakra governa la sessualità, il desiderio, il piacere ed è strettamente connesso alla procreazione ma anche alla creatività e al sentimento di gioia.
Lo troviamo rappresentato come un fiore di sei petali ed un nucleo composto da tre cerchi che si sfiorano in un solo punto perimetrale.
L'acqua è il suo elemento corrispondente.
Dal punto di vista fisico, Svadhishtana è collegato alle gonadi sia maschili che femminili, oltre che agli organi urinari e reni.
Le asana che prevedono l'uso del bacino ed le posizioni di equilibrio sulle braccia, come Sukha Kakasana e Trikonasana, sono attivatori dei fasci nervosi di questo chakra.
1. Il chakra della radice
Il primo chakra è Muladhara ed è il centro energetico che si trova alla base della spina dorsale, nella zona del perineo.
Come suggerisce il suo nome, è il chakra che si riferisce al radicamento, rappresentando esso stesso le nostre radici e non a caso è collegato all'elemento terra. E' legato inoltre all'istinto di sopravvivenza e alla soddifazione dei bisogni primari, alla crescita personale ed è strettamente connesso al chakra sovrastante Svadhistana.
Principalmente è collegato alle ghiandole surrenali, prostata e intestino crasso.
Viene rappresenatto come un fiore rosso con quattro petali, i quali sono la base per arrivare ad un fiore da migliaia di petali (vedi settimo chakra).
Le posizioni migliori per regolare la funzionalità di Muladhara sono le posizioni di equilibrio in piedi e tutte le posizioni meditative da seduto (tra le quali Vrkshasana e Tadasana)